★★★ THIS IS ELVIS ★★★: ELVIS PRESLEY - la sua storia

ELVIS PRESLEY - la sua storia








« Da piccolo, ero un sognatore. Leggevo i fumetti e diventavo l'eroe della storia. Guardavo un film, e diventavo l'eroe del film. 

Ogni sogno che ho fatto si è avverato un centinaio di volte. » 
(Elvis Presley)






Elvis Aaron Presley, conosciuto in tutto il modo solo con il suo primo nome, è considerato una delle figure più importanti nella musica e nella cultura popolare del Ventesimo secolo. Egli ha cambiato completamente lo scenario della musica americana con un suono e uno stile che hanno unito elementi musicali diversi e apparentemente lontani. Nel corso della sua vicenda artistica egli ha messo in moto una rivoluzione musicale che ha scatenato una trasformazione culturale che ha toccato il mondo. Elvis era appassionato di una estesa gamma di generi musicali. Tra le sue influenze c'erano le ballate pop e la musica country dei suoi giorni, la musica gospel che aveva ascoltato in chiesa e partecipando a tante funzioni che spesso duravano tutta la notte, e il R&B nero che aveva assorbito da giovane frequentando Beale Street, la storica strada di Memphis. Egli voleva trasformare quelle influenze in qualcosa di suo. Nessuno poteva prevedere il successo che avrebbe ottenuto e quanto profondamente avrebbe segnato la musica e la società. Elvis ha messo sullo stesso piano diverse influenze musicali, creando un suono e uno stile che non avevano precedenti. In questa evoluzione è diventato la prima vera icona del Rock & Roll, elaborando un suono davvero unico, lo stesso che è diventato quello di una nuova generazione.

La sua carriera ha vissuto delle fasi alterne, alti e bassi, ma nella sua storia musicale ci sono due periodi ben definiti: quello tra il 1956 e l'anno successivo, quando ha raggiunto il successo mondiale con un suono che mescolava i confini tra i generi musicali e gli anni Settanta, quando, dopo due separati ritorni sulle scene, si è dato un'immagine più convenzionale legata a tour estenuanti e a spettacoli molto elaborati. Oggi, a trentacinque anni dalla sua scomparsa, il suo successo come artista non ha conosciuto il tramonto. Elvis Presley è ancora il Re incontrastato del Rock & Roll.

La sua carriera non è tuttavia cominciata nel segno del Rock & Roll. Nel 1954, quando debuttò per la Sun Records di Sam Phillips, egli interpretò una ballad dopo l'altra. In quei giorni comunque non riuscì a colpire Phillips, il quale aveva la sensazione che il talento ancora grezzo di Elvis non poteva competere con quelli raffinati di interpreti come Eddie Fisher, Dean Martin e Johnny Ray, autentici "crooner" di quel periodo.

Al termine di quelle incisioni prive di efficacia e non riuscite, Elvis interpretò di getto, senza averla provata, That's All Right Mama, dal repertorio del bluesman Arthur Crudups. Il risultato - un bianco che cantava musica legata al patrimonio afroamericano - era esattamente quello che Sam Phillips voleva e che era ansioso di promuovere. Il suono creato da Elvis tra il 1954 e il 1955, per poi esplodere l'anno successivo, era rivoluzionario. Nelle sue prime esecuzioni Elvis sovrappose il country al R&B e viceversa, mescolando generi musicali che in precedenza erano separati. Elvis, pur criticato per aver cambiato radicalmente il pop e il country di quei giorni, aveva aperto la strada all'arrivo di un nuovo stile musicale, che il mondo avrebbe conosciuto con il nome di rock & roll.

Dal 1956 per il pubblico, Elvis era una stella, il leader della scena rock & roll. Questo genere trovò una nuova casa presso la RCA, l'etichetta per la quale aveva cominciato a registrare proprio in quell'anno. Con la pubblicazione di Hound Dog (1956) Elvis confermò che il rock & roll era il suono più innovativo di quel periodo. Tuttavia, in quel primo anno di lavoro per la RCA, non tutte le registrazioni di Elvis furono legate al rock & roll. L'artista infatti continuò ad incidere canzoni che presentavano tutti gli stili che colpivano la sua immaginazione, dal pop al R&b, al gospel. Il suo primo album per la RCA - Elvis Presley - rimase al primo posto della classifica statunitense per dieci settimane, diventando l'album pop più venduto di tutti i tempi. Inoltre i suoi singoli rimasero al vertice della classifica per ventiquattro settimane. Nel 1956 Elvis ebbe in tutto dieci singoli di diversi generi contemporaneamente nella Top 100. Comunque fu il rock & roll che gli procurò successi e critiche.

Il nuovo suono del rock & roll, che tutti associarono principalmente con Elvis, diventò il catalizzatore per il cambiamento. Elvis, una nuova icona per una nuova generazione, fornì ai giovani degli anni Cinquanta - inquieti e alla ricerca di una alternativa alla musica dei loro genitori - la loro musica e il loro stile. La musica di Elvis, così radicalmente lontana dalle ballads che avevano dominato i giorni prima del suo arrivo sulla scena, e la sua forte presenza regalarono ai suoi giovani fans quello stile nuovo e fresco che cercavano. Nel corso della sua ascesa Elvis fu criticato dai genitori, dai media e da altri artisti che lo definirono libidinoso, ribelle e pericoloso. Paradossalmente, Elvis non era impegnato a promuovere un cambiamento sociale o a innescare una rivoluzione musicale. Aveva un solo obiettivo per la sua musica: intrattenere il pubblico.

La rivoluzione del rock & roll cominciò a placarsi nel 1958, quando Elvis fu arruolato nell'esercito. I due fatti non furono comunque in relazione, infatti i tre singoli che la RCA pubblicò mentre Elvis era impegnato nel servizio militare furono dei successi. La popolarità del rock & roll diminuì perché il genere cominciò a cambiare e il pubblico scoprì nuove cose. Nel 1960, quando terminò il periodo di leva, il suono e lo stile di Elvis cambiarono. Elvis Is Back, il suo primo album dopo il servizio militare, dimostrò quanto egli fosse migliorato come interprete, la sua voce era più forte e presente, grazie anche ai numerosi concerti che aveva tenuto per l'esercito statunitense. Questo, insieme all'evoluzione delle tecniche di registrazione, contribuì alla riuscita artistica di quell'album. La sua voce non era mai stata così bella e il repertorio che aveva scelto, fatto di rock & roll, ma anche di pop e gospel, confermò la sua maturazione. 

Insieme alla passione per la musica, Elvis voleva diventare anche un vero attore. Il suo manager, il colonnello Parker, incoraggiava questa sua aspirazione, con l'obiettivo di ampliare la sua popolarità. Sia durante gli anni Cinquanta e sia nei primi anni del decennio successivo, Elvis cercò di ottenere della parti drammatiche, ma il pubblico impazziva solo per la sua musica. Così, gli furono affidati dei ruoli solo in film musicali, lasciandolo insoddisfatto. Per tutti gli anni Sessanta Elvis si divise tra il mondo della musica e quello del cinema, ma, mentre la sua carriera cinematografica decollava, la musica che incise per i suoi film non era soddisfacente. Per ricomporre questa frattura Elvis decise di continuare a incidere brani che non erano legati alla sua attività cinematografica, confermando la scelta di cimentarsi con diversi generi.

Tra il 1960 e il 1968 Elvis continuò a impegnarsi con relativo successo nel mondo della musica e in quello del cinema. Con il tempo, tuttavia, la sua popolarità cominciò a scemare. La sua musica non aveva più quella spontaneità e quell'originalità che avevano pervaso le sue prime incisioni. Al tempo stesso la "British invasion" del 1963, fenomeno che molto doveva alla sua esplosione degli anni Cinquanta, e la nuova scena americana segnavano l'ingresso in scena di una nuova generazione di artisti e di appassionati. Gruppi come i Beatles, i Rolling Stones e i Doors e cantautori come Bob Dylan raggiungevano un pubblico sempre più ampio e rappresentavano una alternativa convincente per quei nuovi fans. Tutto cambiò nel 1968, quando Elvis fu protagonista di un clamoroso ritorno. Concepito originariamente come uno spettacolo televisivo in occasione del Natale, Elvis Comeback Special permise all'artista di spiccare nuovamente il volo. Imperniato principalmente sul suo repertorio rock & roll degli anni Cinquanta, con l'aggiunta di una manciata di nuove canzoni, quella performance era una retrospettiva della sua prima immagine, sia dal punto di vista del suono che da quello dell'immagine. Vestito di pelle nera, Elvis diffuse lo stesso carisma e quelle energia diretta che avevano catturato, più di dieci anni prima, un'intera generazione. Le sue interpretazioni piene di passione colpirono profondamente quel pubblico che aveva dimenticato il dinamismo unico di Elvis Presley. La calorosa accoglienza dei suoi fans e l'entusiasmo della critica spinsero Elvis a riprendersi il suo posto al centro della scena musicale. Per la prima volta in quasi dieci anni egli cambiò il suo modi di lavorare in studio d'incisione.

Lasciati gli studi di Nashville, la sua casa dal 1960 al 1968, Elvis, un mese dopo quello special televisivo, cominciò a registrare a Memphis. Inoltre formò un nuovo gruppo di musicisti per trovare un nuovo suono. Ancora una volta Elvis decise di superare le barriere degli stili e dei suoni di quel periodo per trovare qualcosa che riflettesse la sua voglia di cambiare. Proprio come era accaduto con l'album che aveva realizzato al termine del servizio militare, From Elvis in Memphis, lavoro pubblicato nel 1969, toccava diversi e numerosi generi musicali. Essenzialmente l'album presentava dodici diversi ritratti in musica di Elvis. Lanciato da singoli di successo quali In The Ghetto e Suspicious Mind l'album conteneva testi maturi e consapevoli che commentavano la società di quel periodo.

Elvis era entrato in una nuova straordinaria fase della sua carriera. Lo speciale televisivo del 1968 che aveva segnato il suo ritorno gli fece ritrovare anche quel rapporto con il pubblico che aveva smarrito durante gli anni trascorsi ad Hollywood. Nell'agosto del 1969 Elvis tornò ad esibirsi con successo, debuttando con quattro settimane di spettacoli, che fecero segnare il tutto esaurito, stabilendo un nuovo record, all'International Hotel di Las Vegas. Negli anni successivi tenne una lunga e fortunata serie di tour in tutti gli Stati Uniti e continuò a incidere nuove canzoni. Di nuovo, i suoi singoli e i suoi album vendevano milioni di copie.

Nel 1973 entrò nella storia della televisione e dello spettacolo - confermando quanto fosse apprezzato dal grande pubblico internazionale - Aloha From Hawaii, special che fu trasmesso in quaranta paesi raggiungendo più di un miliardo di spettatori. Nonostante abbia continuato ad esibirsi per tutti gli anni Settanta, i suoi concerti gradualmente persero intensità ed ispirazione. In questo periodo il suo repertorio era composto principalmente da ballads che riflettevano la sua crisi esistenziale e i problemi del suo matrimonio. Elvis e Priscilla Presley divorziarono nel 1973.

Verso la fine della sua carriera Elvis amava ancora salire sul palco, ma non era più interessato all'incisione di nuovi album, fino al punto di registrare solo a casa sua. Fondamentalmente, aveva ottenuto più successo di chiunque altro e questo gli impediva di trovare e affrontare nuove sfide creative. Inoltre la sua salute era decisamente peggiorata, aveva molti problemi medici, a cominciare dalla dipendenza dai farmaci che gli erano stati prescritti.

Nonostante la tragica scomparsa, la sua musica ha continuato a colpire il pubblico. Solo in America 132 delle sue incisioni, tra singoli e album, hanno ottenuto più volte il disco d'oro o di platino, primato che nessuno è riuscito a superare. E' l'unico artista che è stato inserito in tre Hall Of Fame: quella del rock, del country e quella del gospel. Complessivamente in tutto il mondo i suoi dischi hanno venduto più di un miliardo di copie.

La sua figura è ancora una delle più importanti e influenti nella musica e nella cultura americana. Di più: ricordato e celebrato da diverse generazioni, Elvis Presley mantiene un posto permanente in America, nel mondo e nella storia della musica.

http://www.oldshep.it


da wikypedia

In 24 anni di carriera Presley ha pubblicato 61 album, vendendo oltre 1 miliardo di dischi in tutto il mondo ottenendo il record di dischi venduti da un solo cantante, record condiviso con i Beatles e Michael Jackson
Ha ricevuto 149 dischi d'oro, platino e multiplatino.
È l'unico artista ad essere inserito in quattro Hall of Fame: rock, gospel, country e rockabilly.
La sua casa è stata dichiarata monumento nazionale ed è la seconda casa più visitata d'America dopo la Casa Bianca.
Ha vinto tre Grammy.
Detiene il record di presenze contemporanee in classifica con 12 brani. Il vecchio record di 11 brani era sempre suo.
Negli anni 70 riuscì a fare il tutto esaurito per più di 380 spettacoli consecutivi.
Il suo concerto Aloha from Hawaii, primo concerto nella storia della tv ad essere trasmesso via satellite, fu visto da più di un miliardo di persone (meno persone videro lo sbarco sulla luna).[18]
La prima volta che entrò in classifica fu nel 1956 con Heartbreak Hotel e l'ultima volta è stato nel 2003 con la versione remixata di Rubberneckin' diventando così l'artista che è entrato in classifica per l'arco di tempo maggiore.
Fino ad oggi ha venduto oltre 1 miliardo di dischi in tutto il mondo.
Love Me Tender fu disco d'oro ancora prima di uscire grazie alle prenotazioni.
L' LP di G.I.Blues rimase in classifica per 111 settimane consecutive.
Maggior numero di settimane al primo posto in America: 79.
dal 1956 al 2003 sono apparsi nella classifica Hot 100 di Billboard 151 suoi singoli.
Elvis è il cantante con il maggior numero di incisioni certificate dalla Recording Industry Association of America(RIAA) con 262 titoli (148 d'oro, 82 di platino, 32 di multiplatino) tra album e singoli.
Detiene il record dell'arco di tempo più lungo tra due n.1 in Inghilterra: 1957: All shook up - 2005: riedizione It's Now or Never





Le radici di Elvis




                 



I PRIMI PRESLEY - IL PATRIARCA JOHN PRESSLY

I primi Presley, sono sbarcati sul suolo americano nella prima metà del XVIII secolo. Arrivavano dalla Scozia, ma avevano origini del County Daws in Irlanda. Secondo alcuni il loro nome arriva dalla Germania, i Presslar ; secondo altri verrebbe dalla Francia, e non potrebbe escludersi perchè c’erano all’epoca dei Pressly. Dopo un lungo periodo di instancabili battaglie tra scozzesi e inglesi, veniva finalmente firmato un trattato di pace nel 1707. Grazie a cio’, l’Inghilterra accetto’ che la Scozia conservasse la propria chiesa, le sue leggi e costumi oltre che la libertà al commercio. In questa Scozia liberata dalla guerra, John Pressly, residente nella regione di Glasgow, si senti’ pronto nel 1734 a partire per il nuovo mondo e raggiungere i suoi cugini. Il viaggio fu molto difficile e tanti non arrivarono a destinazione. John Pressly sbarco’ a Anson County in Carolina del Nord. In questa regione regnavano le piantagioni di cotone dove i neri ancora sotto la schiavitù lavoravano privati di tutti i loro diritti. Il sud è una regione semi tropicale e questo favoriva la coltivazione di tabacco, mais, riso, e cotone. Le condizioni climatiche rendevano il lavoro molto duro per le persone che arrivavano dall’Europa. La società sudista era divisa in tre gruppi, I neri schiavi senza alcun diritto morale, i coltivatori bianchi che costituivano un’aristocrazia finanziaria e politica e i bianchi poveri con dei diritti umani ma senza alcun potere.

L’11 aprile 1749, John ricevette, dal consiglio provinciale di New Bern, 80 ettari di terra nella Carolina del Nord. Non sapeva scrivere e un documento dell’epoca era firmato da lui con una X.

John ebbe due bambini : Andrew, nato in scozia e John Jr.. E’ curioso constatare che visto che si trattava della seconda generazione di Pressly che viveva sul suolo americano il nome divenne Presley anzichè Pressly. Un nome che un giorno farà molto parlare di se. Andrew lavoro’ come coltivatore e come « ferraiolo » e lascerà una parte delle sue terre al figlio Andrew Jr. quando divenne maggiorenne. Quest’ultimo nonostante abbia militato nell’armata rivoluzionaria ricevette una pensione e mori’ all’età di 105 anni. Suo figlio Dunnan si installerà a Polk Country, nel Tennessee nel 1850 dove lavoro’ come contadino. Dunnan ebbe anche lui un figlio che si chiamo come suo padre, Dunnan, quest’ultimo parti’ in guerra nel Messico nel 1848 e quando i combattimenti finirono si installo’ a Itawamba nel Mississippi dove si sposerà il 15 agosto 1861 con Martha Jane Wesson, dal quale divorzio’ per sposare Emily Pope nel 1868. Quest’ultima mori’ nel 1872.

Nel 1882 all’età di 55 anni Dunnan per la terza volta si sposo’, questa volta con Harriett H.R. di anni 20 che vivrà nel Missouri sino alla morte nel 1937. Con Rosella Elizabeth, la figlia di Dunnan le cose si complicano. Lei ebbe nove figli ma non si sposo’ mai, in realtà si sposo’ di nascosto il 29 ottobre 1880 con un certo J. Presley, il quale mori’ nel 1909 in un incidente sul lavoro fuori dagli USA.


JESSE PRESLEY E MINNIE MAE HOOD - I NONNI PATERNI DI ELVIS

Uno dei loro figli Jesse (Jessie) D. McClowell Presley ci avvicina ancora di più a cio’ che ci interessa. Nacque il 9 aprile 1896 a Itawamba nel Mississippi, si sposo’ con Minnie Mae Hood nel 1913 a Fulton, Mississippi. Ebbe 5 figli e divorzio’ nel 1947. Morirà il 19 marzo 1973 a Louisville nel Kentucky. Quanto a Minnie Mae vivrà a Graceland sino alla fine dei suoi giorni nel 1980. Il loro secondo figlio, Vernon nacque il 10 aprile 1916 a Lee nel Mississippi e fu il padre di Elvis Aron Presley.



VERNON E GLADYS

Vernon si sposo’ con Gladys Smith a Verona una piccola cittadina a sei miglia da Tupelo il 17 giugno 1933. Per potersi sposare dovettere falsificare le date di nascita, Vernon si invecchio’ di 4 anni e Gladys si ingiovani’ di 2. Agli inizi andarono a vivere con i genitori di Vernon a Old Saltillo Road. Gladys lavorava come in una fabbrica di vestiti dove a volte occupava anche un posto di responsabilità mentre Vernon, forse per la sua giovane età non non aveva ambizioni o progetti in vista. Quando nell’estate del 1934, Gladys si accorse di essere incinta dovette lasciare il lavoro nella fabbrica di vestiti, si preannunciava una gravidanza difficile e gli era stato proibito di lavorare. Traslocarono per andare ad abitare dal nonno di Gladys in Berry Street e nel frattempo Vernon trovo’ lavoro alla Orville St. Bean’s come trasportatore di latte. Orville Bean era una persona molto ricca e a volte prestava dei soldi, Vernon ando’ quindi a domandarle dei soldi per poter costruire una casa tutta sua. Bean accetto’ e presto’ 180 dollari a Vernon il quale aveva già traslocato a casa di cugini di secondo grado Dan e Nora Greenwood. La costruzione della casa comincio’, aiutato da suo padre e suo fratello Vester, costruirono una piccola casa in legno di due stanze in Old Saltillo Road, vicino al domicilio famigliare di Vernon. Nel frattempo Gladys era sicura che si trattava di una gravidanza gemellare ma il dottore non gli credette. Quest’ultimo William Robert Hunt, venne chiamato in piena notte l’8 gennaio 1935 e alle 4 di mattina, Gladys mise al mondo un neonato, purtroppo nato morto. Verrà registrato sotto il nome di Jessie Garon. Gladys soffre ancora e insiste nel dire che deve partorirne ancora uno, e nonostante cio’ il dottore continua ad essere sicuro che il suo lavoro sia terminato, ma alle 4,35 un’altro bimbo vede la luce e sarà predestinato a scombussolare il mondo. Verrà registrato nel dossier n°920 come Evis Aaron Presley. Questo documento conterrà molti errori che verranno corretti al municipio, Evis diventerà Elvis, come il secondo nome di Vernon e Aaron diverrà Aron. Nel documento redatto dal dottore, Vernon aveva 18 anni e Gladys 21 e nel documento del municipio Vernon avrà questa volta 20 anni e Gladys 21. Jessie Garon, verrà interrato l’indomani nel cimitero di Priceville a qualche Km da casa. Il dottore consiglierà a Gladys di non aver più figli ed Elvis rimarrà figlio unico ma uno come lui basta e avanza, che ne pensate ? Il resto è leggenda e tutti voi la conoscete. Queste sono le radici di quel povero ragazzo bianco dotato da Dio di un talento naturale che metterà al servizio di tutti noi.



http://www.elvis-italian-collector-club.it/
cit. http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=5403695




http://gocciadiluna.blogspot.it/2012/12/thats-all-right-elvis.html





"Ho imparato molto presto che: senza una canzone il giorno non ha fine...senza una canzone, un uomo non ha amici...senza una canzone, la strada non ha curve...senza una canzone. Per questo motivo io continuo a cantare una canzone."

Elvis Presley






"Giudicare una persona per la sua debolezza in un'azione
è come giudicare la potenze del mare da un'onda"

Elvis Presley





"Non criticare ciò che non capisci, non sei mai stato nei panni di quell'uomo...non hai mai camminato con le sue scarpe"

Elvis Presley



"Se le canzoni non funzionano, possiamo fare sempre un medley di costumi"

Elvis Presley ..prima della sua stagione di Las Vegas..




L'immagine è una cosa, mentre l'uomo è un'altra....
...è molto difficile vivere dietro un'immagine


Elvis Presley